Bonus casa: cosa cambia
Come ampiamente previsto, la Manovra Economica 2025 ha messo mano agli incentivi per l’acquisto delle abitazioni, riducendo per ora di molto i recuperi fiscali, ma con l’obiettivo di eliminarne gran parte del tutto nel 2026. Quando parliamo di recupero fiscale, ci riferiamo a detrazioni Irpef, che – nel corso di qualche anno – consentono di recuperare Vediamoli nel dettaglio:
SUPERBONUS
Il Superbonus viene rimodulato, passando da un’aliquota del 70% nel 2024 ad una del 65% nel 2025. E’ previsto solo per alcuni soggetti, tra cui condominii e i proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari ed esclusivamente per gli interventi con CILA, delibera assembleare o titolo abitativo alla data del 15 ottobre 2024. Attenzione, perché nel 2026/27 la misura non è prevista.
BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE
Nessuna modifica all’aliquota, che rimane ferma al 75%; cambiano però i lavori agevolabili (concessi solo scale, ascensori, rampe, servoscale e piattaforma elevatrici) e i massimali, diversi da un intervento all’altro. Dal 2026 verranno eliminati.
BONUS RISTRUTTURAZIONE
Se nel 2024 l’aliquota era fissata al 50% per tutte le tipologie di interventi agevolati, nel 2025 è rimasto invariato per le abitazioni principali, mentre si è ridotto sulle seconde case, passando al 36%. Nei prossimi 2 anni si ridurrà ulteriormente, passando al 36% sulle prime case e al 30% per le seconde. Nessuna riduzione prevista, né quest’anno né nel 2026/27, per il massimale di spesa che rimane fisato sui 96.000 €.
BONUS MOBILI
La buona notizia è che il bonus mobili non subisce nessuna modifica per il 2025 rispetto al 2024: recupero del 50% su una spesa massima di € 5.000. La brutta notizia è che dal 2026 andrà a sparire.
ECOBONUS
Rimodulato al ribasso, per l’anno in corso e per quelli a venire. Se oggi era al 50-65% per l’acquisto di caldaie, infissi, pompe di calore e pannelli solari e del 70% /75% per la riqualificazione energetica degli edifici e delle parti comuni, oggi, per tutte le tipologie di interventi agevolati, scende al 50% sulle abitazioni principali e al 36% per le seconde case. Nel 2026/27 sono previste ulteriori riduzioni, arrivando al 36% sulle prime case e al 30% sulle case vacanza.
SISMABONUS
Drastico taglio anche su questa tipologia di intervento: se nel 2024 si arrivava ad agevolazioni dell’85% sull’acquisto di immobili interessati da interventi di riduzione del rischio sismico o sulle ristrutturazioni che permettevano di ottenere un miglioramento di almeno due classi sismiche nelle zone a rischio, per il 2025 il Governo ha optato per una diversificazione dell’aliquota fra prime case (50%) e seconde case (36%), che scenderanno rispettivamente al 36% e al 30% nel 2027/28. I massimali 2025 sono di 96.000 euro, invariati per entrambe le tipologie di abitazione e anche per i prossimi due anni.
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