Revisione della legge sul vincolo di residenza ordinaria
Cos’è la Legge Gilmozzi
Le seconde casa in Trentino sono un sogno che per molti, è destinato a rimanere tale. Questo perché in Trentino vige la cosiddetta “Legge Gilmozzi“, una normativa provinciale ( la n. 16 del 2005) che è stata pensata ed approvata con l’obiettivo di limitare la cementificazione dei paesaggi montani. In pratica, in una serie di comuni trentini che vengono classificati come “a vocazione turistica”, è possibile costruire nuovi edifici residenziali solo nel caso in cui questi siano destinati a diventare abitazione primaria di chi vi risiede (non necessariamente del proprietario).
Di fatto, quindi, è possibile anche acquistare uno o più immobili come investimento e darli in locazione, purché i locatari li utilizzino come prima casa.
Tuttavia, chi cerca seconde case in Trentino potrebbe aver trovato sugli annunci la scritta: “esente legge Gilmozzi”, oppure “esente vincolo prima casa” o ancora, “esente vincolo residenza ordinaria”.
La Legge Gilmozzi modificata dalla Legge 6 del 2020
Recentemente, con la legge 6 del 2020 (art. 5), sono state apportate delle leggere modifiche alla Legge Gilmozzi. La sostanza è rimasta invariata (non si possono costruire nuovi appartamenti per le vacanze e nel caso in cui la legge non venga rispettata, la sanzione è di 15.000 € ogni tre mesi fino a quando il vincolo non viene rispettato), ma ora è consentita la modifica della destinazione d’uso su nuovi appartamenti, ottenuti da edifici esistenti, da riqualificare dal punto di vista architettonico ed energetico, con interventi minimo di ristrutturazione e con l’acquisizione della classe energetica almeno B+.
L’intervento deve comunque essere autorizzato dalla commissione paesaggio, per cambio d’uso è necessaria una variante al piano regolatore ed è fondamentale che venga effettuato un intervento di riqualificazione.
Rispettando questi requisiti, è dunque possibile costruire in Trentino seconde case prive del vincolo residenza ordinaria.