2 Giugno 2023

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La testimonianza di Michele Baldo, che da un mese si è trasferito con la famiglia a Parco dei Ciliegi.

È un bel pomeriggio di aprile quando Michele Baldo ci apre le porte della sua nuova casa a Parco dei Ciliegi. Da un mese ha preso possesso di un luminoso appartamento a piano terra, caratterizzato da un ampio open space, finemente arredato sui toni chiari. In giardino, troneggia il cesto da basket per i suoi figli di 4 e 7 anni, che “da quando siamo qui, sono perennemente fuori a giocare ”.

Ci accoglie con calore e ci racconta la sua esperienza con disponibilità ed entusiasmo ed esordisce con un inaspettato “Fra me e mia moglie, sono io l’impulsivo.” Cosa piuttosto insolita, per un uomo ed ancor di più per un progettista, com’è lui. D’altra parte, precisa che, proprio in virtù del lavoro che svolge, ritiene di avere tutti gli strumenti per valutare già sulla carta se un progetto è valido o meno. E quello di Parco dei Ciliegi, per lui lo è sempre stato, senza ombra di dubbio.

“Io e la mia famiglia avevamo bisogno di più spazio: avevamo un progetto di ristrutturazione che però per varie vicissitudini faticava a vedere la luce. Fra piccoli passi e brusche battute d’arresto, stavamo iniziando a perdere troppo tempo, così io e mia moglie abbiamo capito che dovevamo trovare una soluzione diversa. Abbiamo fatto un po’ di ricerca per individuare delle alternative e, quando siamo incappati in Parco dei Ciliegi, abbiamo deciso senza pensarci troppo. La zona ci piaceva e non era molto distante da dove vivevamo prima, il che non ci ha nemmeno imposto di far cambiare scuola ai bambini.

Il fatto che fosse una “casa passiva” ha certamente agevolato la scelta: “Pensando al futuro e ragionando sulle novità normative che ci sono all’orizzonte (il riferimento è alla recentemente approvata direttiva europea “Casa Green” ), mi è parso fin da subito un buon investimento. Una volta che ci siamo trasferiti, ne ho avuto conferma.”

Ma è la cura del dettaglio ad averlo colpito profondamente: “Parliamo ad esempio del giardino: lo vedete: è bellissimo! Noi siamo qui da un mese, ma lo abbiamo trovato fatto e finito, armonioso e coordinato con quelli degli altri appartamenti. Questo perché il Gruppo Dalle Nogare, ha affidato la progettazione degli spazi verdi ad un professionista. Personalmente, lo ho apprezzato moltissimo: nella migliore delle ipotesi, se avessi acquistato altrove, mi sarei ritrovato con una spianata di terra seminata ad erba che sarebbe cresciuta chissà quando. Qui invece siamo entrati con un meraviglioso giardino perfettamente curato e con piante già cresciute. In fondo, anche l’occhio vuole la sua parte!”

Al netto dei dettagli burocratici che entrano inevitabilmente in gioco quando si acquista una nuova abitazione, il Sig. Baldo è dunque molto soddisfatto del suo acquisto. In particolare, apprezza la qualità dell’aria che si respira nel suo nuovo appartamento. Questo aspetto, per i profani appare impercettibile. “E invece no! È percepibilissimo, davvero!” – sottolinea Baldo – “Ti svegli al mattino e non senti quell’odore di aria viziata: con la ventilazione controllata, l’aria sembra sempre buona, come quando hai appena arieggiato, anche se in realtà le vetrate rimangono sigillate!”

Un difetto di questo nuovo appartamento? Il Sig. Baldo riflette e alla fine giunge alla conclusione che no, non ci sono grosse pecche: “ Spero solo che, a cantiere ultimato, vengano rivestiti i muri in cemento armato. Ora sembra un’opera incompiuta, ma confido che, come è sempre stato fatto fino ad ora, anche questo aspetto verrà affrontato e risolto. Perché sono i dettagli a fare la differenza.

 

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